lunedì 30 marzo 2009

Il topolino nucleare

Nel mio post di qualche tempo fa: una pirotecnica bordata di cazzate facevo notare come gli accordi sul nucleare con la Francia fossero solo annunci pubblicitari. Oggi finalmente trovo il testo dell'accordo commentato qui: una scorreggia impacchettata sotto vuoto e anche in questo bell'articolo su aspoitalia che dopo aver analizzato il testo conclude senza pietà:
"Ma questo cosiddetto "accordo" fra Italia e Francia è puro fumo e rumore; aria fritta, propaganda fatta secondo un copione ormai collaudato e, curiosamente, la gente continua a cascarci.
Eppure, per tutta la giornata del 24 Febbraio, giornali e televisione ci hanno bombardato con la notizia che Italia e Francia si sono messe daccordo per la realizzazione di quattro centrali nucleari, dando la cosa come certa e assodata. Tutta la vicenda conferma in pieno la saggia regola che continuerò ad applicare: tutto quello che ti raccontano in TV o sui giornali va ignorato in quanto o è falso, o è esagerato, o è irrilevante, o tutte e tre le cose insieme."
Il nucleare è quindi ancora lontano ma non lo sarà per sempre, soprattutto se grazie ai suoi elettori "che gli hanno dato mandato di portare avanti il suo programma" berlusconi riuscirà a fare "quelle riforme importanti e necessarie per avere uno stato moderno in grado di decidere con la rapidità richiesta dall'urgenza dei problemi". (fonte)

Se qualcuno conosce qualche elettore di berlusconi (che come al solito sembrano scomparsi) si armi di laica pazienza e cerchi di spiegargli cosa significa "uno stato moderno in grado di decidere con la rapidità richiesta dall'urgenza dei problemi".

domenica 29 marzo 2009

Più che un ministro, un clown

brunetta: "La pubblica amministrazione per efficienza
deve superare la Ferrari"
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Gp di Melbourne, disastro Ferrari

venerdì 27 marzo 2009

Senza parole ...



I commenti trovateli voi ;-)

I miei auguri al PDL

Nel giorno della nascita del PDL - dedicato idealmente al "grande amico" bettino craxi - voglio anch'io essere positivo e ricordare quei bei momenti di 16 anni fa di fronte all'Hotel Raphael.
Con i miei migliori auguri:


giovedì 26 marzo 2009

Istruzioni per l'uso

Ieri sono state aperte 336 pagine di questo blog.

Non me lo aspettavo e sono stato molto contento di essermi sbagliato.

L'informazione è un'arma potente, come sa chi la usa contro di noi: tutti quelli con cui ho parlato erano tranquilli perchè alla televisione avevano detto che era tutto a posto.

Come abbiamo visto le cose non sono per nulla a posto.

La prima cosa da fare è dunque sapere, capire davvero cosa accade. Solo così avremo la forza e la determinazione per reagire tutti assieme (il problema non è solo di Vasto o Casalbordino come non è mai stato un problema di Ortona: è tutto l'Abruzzo ad essere in pericolo).

Io sono solo l'ultimo arrivato a parlare di queste cose, molti altri hanno già cominciato questa battaglia. Sulla destra trovate quindi un aggiornato elenco di link. Sono tanti e c'è l'imbarazzo della scelta.

Per cominciare consiglio le lettere aperte di nuovosensocivico.it .

Su quel sito è anche scritto:

Se l’Abruzzo vincerà la guerra del petrolio salvaguardando il proprio territorio potrà vincere ogni altra sfida e migliorare l’economia e la qualità della vita dei suoi abitanti per generazioni.

Se l’Abruzzo accetterà supinamente l’invasione delle compagnie petrolifere le generazioni future malediranno i propri progenitori per la loro ignavia.



Si può anche leggere:
La battaglia contro il centro oli è arrivata anche negli Stati Uniti!
con l'articolo completo.

Buona informazione!

mercoledì 25 marzo 2009

Più chiaro di così

Quando parlo del petrolio con le persone di Vasto e Casalbordino non suscito una grande preoccupazione. Chissà cosa penseranno di questo documento datato 20 gennaio 2009 che descrive i piani della Medoilgas società petrolifera già attiva in Abruzzo. Piani per l'immediato futuro che interessano proprio la zona di Vasto e Casalbordino. Ecco una piantina degli impianti previsti:

Fare clic sull'immagine per ingrandire

Un piccolo aiuto per la lettura:
  • In verde il petrolio ed in rosso il gas.
  • Ci sono impianti in mare davanti a Vasto e Casalbordino (quelli verdi inevitabilmente dovranno avere la desolforizzazione - in altre parole il famoso "centro-oli" non si farà a terra a Ortona ma in mare davanti a Vasto).
  • La zona di mare bianca ha una profondità massima di 50 metri e quella celeste di 100 metri.
  • La zona viola che va da San Salvo a Cupello a Scerni è zona di depositi (vengono sfruttati giacimenti esauriti).
  • Le linee marroni sono oleodotti e gasdotti.

Nota bene: questo documento riguarda direttamente solo la Medoilgas, i pozzi Rospo-mare (che per inciso in questa cartina sono diventati 9 collegati da un oleodotto sottomarino) sono dell'ENI.

Per gli abitanti di Casalbordino un dettaglio:

Fare clic sull'immagine per ingrandire
  • Il territorio che va da Monteodorisio a Casalbordino passando per la Val Sinello e Pollutri sarà interessato dall'estrazione del petrolio. C'è già il nome del "nostro" pozzo: "CASALBORDINO 1".
  • In più saremo attraversati da un oleodotto e avremo vicini i depositi che arriveranno fino a Scerni.
  • Il paese di Villalfonsina sarà invece interessato dall'estrazione del gas.
  • Il mare di Casalbordino avrà pozzi di gas in acque bassissime a circa un km dalla costa e strutture a terra (facilities) per la lavorazione e il pompaggio del gas.
  • Non si potrà più neppure andare nella zona del Monte Pallano a cercare un pò di aria pulita perchè anche lì verrà estratto il gas.

Quello che ci sta per accadere è peggio di un incubo:

Veleni in mare in aria e nei campi
Fine dell'agricoltura
Fine del turismo
Crollo della nostra economia basata su agricoltura e turismo
Crollo del valore delle case e dei terreni

Chissà se questa prospettiva risveglierà i miei concittadini?
Se non ora, quando?


Qui si può leggere la denuncia del Comitato Natura Verde e di Impronte.
Qui il commento di Maria Rita D'Orsogna con altre notizie sulla vicinanza politici-petrolieri.
Qui si trova il documento della Medoilgas con le cartine complete ed i tempi previsti per la realizzazione: 5mega - pdf.
Molte altre informazioni tra cui le valutazioni economiche delle estrazioni, molto attraenti per la Medoilgas, si trovano direttamente nel sito della società.
Qui invece i miei precedenti post sull'argomento: la cosa che mi spaventa è che tutto quello che ho scritto si sta davvero verificando.

martedì 24 marzo 2009

Strano ma vero

Domenica a pranzo il mio commensale si è detto scettico sul fatto che in italia esistessero i cappellani militari, quelli che benedicono i soldati quando vanno a fare il loro "sporco lavoro" o li celebrano da eroi quando quando lo sporco lavoro lo hanno fatto meglio i "nemici".

Ebbene chi meglio del presidente della Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) può fare da esempio.

Si tratta di angelo bagnasco (ben noto per le sue posizioni integraliste tra cui quella odierna) che il 20 giugno 2003 è stato nominato Ordinario Militare per l'Italia, ovvero vescovo della struttura religiosa delle Forze armate italiane, carica che gli ha comportato automaticamente la nomina a generale di corpo d'armata dell'Esercito. Ha ricoperto questo incarico in un momento molto delicato per le forze armate della Repubblica, ovvero durante la loro partecipazione alla seconda Guerra del Golfo e alla guerra in Afghanistan. Ha celebrato i funerali di Stato solenni dei vari caduti di quei conflitti, divenendo un volto noto agli italiani (fonte e fonte).

Oggi il generale di corpo d'armata, per quel servizio, si gode una pensione di svariate migliaia di euro versata dallo stato italiano.

lunedì 23 marzo 2009

La favola bella del petrolio

L'atteso intervento di chiodi sul petrolio è arrivato: leggilo qui
"Il Centro Oli non esiste e non esisterà. Chi dice il contrario lo fa solo per strumentalizzazioni politiche: io, come presidente della Regione, dico invece agli abruzzesi che la struttura dell'Eni non verrà mai alla luce"
Non mi sembra si possano chiamare strumentalizzazioni politiche le concessioni estrattive, gli acquisti di terreni da parte dell'Eni, le trivellazioni in mare e in terra, le ripetute dichiarazioni sulla bontà di uno sviluppo petrolifero della nostra regione, il fatto che invece di una moratoria di 30 anni sulle estrazioni ci si preoccupi delle royalties (ci si preoccupa per modo di dire perchè chiedere l'uno per cento è solo una presa in giro).
"La nostra linea politica è chiara: il Centro Oli non si farà anche perché non rientra più nei piani dell'Eni"
Da tempo sappiamo che il problema non è solo il centro oli! E' l'intero Abruzzo ad essere in pericolo, e chiodi non dice nulla dei pozzi, delle cisterne e degli altri impianti previsti: la mappa dei titoli minerari non è una strumentalizzazione ma un dato di fatto.

Queste cose non si devono fare non perchè l'Eni ha cambiato idea (ma sull'osso sono in molti, non solo l'Eni) ma perchè gli abruzzesi non li vogliono, ne ora ne mai, dire che il centro oli non si farà perchè l'Eni ha cambiato idea significa riconoscere di non volere avere nessuna voce in capitolo.
"i termini per presentare la costituzione innanzi la Consulta sono scaduti il primo febbraio scorso e non qualche giorno fa come qualcuno vuole strumentalmente far credere; la Giunta regionale ha convocato la prima riunione il 2 febbraio quindi l'Avvocatura non era in grado di predisporre gli atti amministrativi per la costituzione processuale ... Ma - precisa Chiodi - nonostante questo, ho dato mandato all'avvocato Pasquali di predisporre la costituzione tardiva che ci permetterà innanzi la Corte di far valere le nostre ragioni a difesa della legge 14/2008, nonostante essa presenti evidenti caratteri di illegittimità"
Dal primo febbraio ad oggi sono passati 50 giorni, è strano che solo adesso, dopo che la notizia è uscita sui giornali chiodi si decida di fare qualcosa, non dimenticando però di aggiungere che lo fa ma tanto è convinto di avere torto.
"Ma la vicenda del Centro Oli sta creando anche evidenti problemi all'economia regionale. A lanciare il grido di allarme è l'assessore Mauro Febbo. "Ci arrivano segnalazioni dai territori - spiega Febbo - di disdette di prenotazioni turistiche soprattutto da turisti stranieri. Segnali negativi arrivano anche dall'export abruzzese: negli Stati Uniti pensano che il Centro Oli sia già attivo e per questo hanno ridotto la domanda di vino abruzzese. Un allarmismo ingiustificato - ha concluso Febbo-, che intendiamo combattere e debellare per il bene delle nostre aziende"
Congratulazioni all'assessore, se è vero che solo il pensiero del petrolio crea problemi alla nostra economia chissà cosa sarebbe successo se nessuno se ne fosse accorto e oggi ci fossero già i primi impianti. L'assessore dovrebbe ringraziare chi si è svegliato molto prima di lui e ha denunciato il pericolo invece di parlare di allarmismo.

Non voglio neppure pensare che questa conferenza sia stata fatta solo per prendere tempo, per bloccare una protesta che ha cominciato a risalire. Mi aspetto quindi che alle parole seguano i fatti e quindi una bella moratoria trentennale, una opposizione alla legge nazionale sulle estrazioni, investimenti nel campo del turismo dei parchi e dell'agricoltura, la realizzazione della pista ciclopedonale della Costa teatina, investimenti sulle energie rinnovabili ecc. ecc.
Fino a che non vedrò, però, continuerò a non stare per niente tranquillo.

domenica 22 marzo 2009

La favola bella del progresso ...

Non c'è una notizia, una sola, che dica che dove è arrivato il cemento o le raffinerie o gli inceneritori la vita sia migliorata.
Non c'è una notizia, una sola, che dica che la natura non abbia presentato il conto, a volte ancora prima della chiusura dei cantieri.


Se si sanno interpretare i messaggi si capisce che le "notizie" favorevoli sono solo pubblicità, basate su dati mancanti, ingannevoli o semplicemente falsi.
Quasi sempre hanno anche la struttura delle favole:


Metteremo un po' di pozzetti, qualche raffineria, un ridente termovalorizzatore,

sulle discariche sbocceranno i fiori e ci sarà lavoro ed energia in abbondanza.
Le donne saranno più belle e gli uomini più forti

i centri commerciali moltiplicheranno i tre per due
e tutti vivranno felici e contenti.


Non ci dovrebbe voler molto a capire che sono solo favole.

Ecco la notizia di un'altra distruzione: per un risparmio di 22 minuti la TAV ha distrutto per sempre la parte di Appennino che attraversa: Appennino i torrenti inghiottiti dalla TAV

sabato 21 marzo 2009

Ora tocca alla sicurezza sul lavoro


Una delle prime volte in cui mi resi conto delle menzogne di berlusconi fu nel lontano 94.

Non perdeva occasione per dire male della nuova legge sulla sicurezza del lavoro: la 626/94.

Considerato il suo punto di vista di padrone (non di imprenditore) non gli si poteva dare torto; gli operai che ancora oggi continuano in silenzio a morire sul posto di lavoro forse non erano d'accordo ma non mi risulta che si siano mai lamentati veramente (<- nota amara).

Mi ricordo però lo stupore di quando mi resi conto che da un lato si lamentava e dall'altro aveva firmato la legge!

Allora probabilmente non aveva ancora sviluppato del tutto la sindrome dell'imperatore ed aveva dovuto obbedire alle richieste dell'Europa e una legge, anche se in ritardo e fatta molto male, l'aveva dovuta fare.

Si vede però che quella legge non gli è andata proprio giù (ne a lui ne alla confindustria), specie dove si ripete che se ammazzi qualcuno non basta pagare, ma devi andare in galera. E nonostante l'assenza di controlli, gli indulti, le prescrizioni che ormai impediscono ai magistrati anche semplicemente di condannare gli assassini, vuole risolvere alla radice il problema.

Ecco quindi che sacconi prepara un nuovo Testo Unico con multe dimezzate e arresto più difficile.

Aggiornamento: vedi anche questo articolo.

Quando finirà questo incubo?

venerdì 20 marzo 2009

Un esempio di falsa informazione




Questa è la notizia che viene data dai telegiornali e dai giornali:
"CINQUE miliardi dall'Europa per energia e banda larga nelle zone rurali.
berlusconi ha ottenuto quel che voleva
".

La realtà invece è questa:
I cinque miliardi non sono per l'Italia ma per tutta l'Europa e sono così suddivisi:
  • 3,5 miliardi di euro per l'energia: 1.250 milioni per la cattura e stoccaggio di CO2 nel sottosuolo, 1.750 milioni per gasdotti ed elettrodotti, 500 milioni per l'eolico offshore
  • 1 miliardo di euro per la banda larga nelle zone rurali
  • 500 milioni per lo sviluppo rurale
I fondi assegnati all'Italia sono pari a 450 milioni per i seguenti progetti:
  • Gasdotto Galsi (Algeria-Sardegna) 120 milioni di euro;
  • Elettrodotto sottomarino tra Sicilia e Calabri, 110 milioni;
  • Gasdotto Itgi (dall'Azerbaigian all'Italia attraverso Turchia e Grecia), 100 milioni;
  • Elettrodotto Italia-Malta, 20 milioni;
  • Impianto di cattura e stoccaggio di Co2 a Porto Tolle, 100 milioni.
Come si vede non c'è nulla sulle energie rinnovabili ma sono tutti progetti che faranno contenti i petrolieri (tra cui lo sviluppo delle tecnologie che dovrebbero recuperare la CO2 dalle attività industriali, la dovrebbero trasportare con gasdotti o altri mezzi fino ai luoghi di stoccaggio dove, dopo essere stata iniettata ad almeno 800 metri sotto terra, dovrebbe restarci per sempre senza problemi; sono tecnologie che favoriscono la diffusione delle centrali a carbone e permettono alle industrie petrolifere di ricavare denaro dai giacimenti esauriti rivendendoli come luoghi di stoccaggio ed estraendone contemporaneamente le ultime gocce di petrolio altrimenti irrecuperabili).

Non stupisce quindi che berlusconi si sia dato da fare per ottenere tali finanziamenti e, da questo punto di vista, la notizia è vera: berlusconi ha davvero ottenuto quanto interessava a lui e ai suoi amici petrolieri.

Nulla del restante miliardo e mezzo di euro per banda larga e sviluppo rurale è stato assegnato all'italia; d'altra parte, avendo ottenuto di più sull'energia rispetto alla prima bozza, l'Italia potrebbe aver ceduto sul resto (più petrolio e meno internet).

Si tratta comunque di spiccioli (450 milioni di € per 59,8 milioni di italiani fa meno di 8 € a testa) mentre gli annunci, come sempre, fanno immaginare una valanga di denaro.

Aggiornamento: nella serata di venerdì il TG1, ancora parlando dei 5 miliardi, ha aggiunto il particolare dei 450 milioni ed ha parlato solo di energia. Domani sarà un altro giorno e tutto questo sarà presto dimenticato ....

(Fonte)

giovedì 19 marzo 2009

L'ira dei giusti

Il "bel" chiodi non è riuscito ad opporsi per un secondo ai voleri del suo padrone ed ha subito tradito i suoi elettori (oltre che le sue stesse promesse).
In breve:
  • Berlusconi vuole il petrolio dell'Abruzzo e se ne frega degli abruzzesi
  • La regione Abruzzo approva una legge che blocca l'insediamento del Centro oli sulla costa teatina
  • In campagna elettorale berlusconi e chiodi si dicono contrari al petrolio in Abruzzo
  • Subito dopo aver vinto le elezioni regionali, il governo ricorre alla Corte Costituzionale contro la legge della regione Abruzzo
  • Io scrivo un post sulla notizia, dal titolo "Siamo davvero delle merdaccie" , che si conclude così:
    "Ora, se chiodi non è un fantoccio dovrebbe prendere posizione contro berlusconi. Si accettano scommesse"
  • Chiodi si impegna formalmente in consiglio regionale a far costituire la regione come parte civile per difendere le proprie ragioni
  • Oggi sono scaduti i termini e la regione non ha fatto nulla
  • Il risultato è che la regione Abruzzo non si presenterà a difendere la propria legge contro il governo.
Costantini (IdV) ha detto: «non immaginavo che Chiodi si rendesse fino a questo punto complice dei progetti dell’Eni e di Berlusconi, addirittura rinnegando il suo stesso voto espresso in Consiglio Regionale. Evidentemente» aggiunge Costantini «esistono poteri diversi da quelli di rappresentanza degli interessi del popolo abruzzese che lo condizionano pesantemente in alcune azioni o, come in questo caso, omissioni».

Solo l'ira dei giusti
con la rivolta delle persone buone, tranquille, intelligenti, oneste, educate, potrà ormai salvare questa terra altrimenti condannata.

L'alternativa è questa:

mercoledì 18 marzo 2009

Don Peppino Diana

Alle 7.30 del 19 marzo 1994, giorno del suo onomastico, don Giuseppe Diana viene assassinato nella sacrestia della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, mentre si accingeva a celebrare la Santa Messa. Due killer lo affrontano con una pistola calibro 7.65. I quattro proiettili vanno tutti a segno, due alla testa, uno in faccia e uno alla mano, Don Peppe muore all'istante.


Don Peppino scavò un percorso nella crosta della parola, erose dalle cave della sintassi quella potenza che la parola pubblica, pronunciata chiaramente, poteva ancora concedere. Non ebbe l'indolenza intellettuale di chi crede che la parola ormai abbia esaurito ogni sua risorsa e che risulta capace solo di riempire gli spazi tra un timpano e l'altro. La parola come concretezza, materia aggregata di atomi per intervenire nei meccanismi delle cose, come malta per costruire, come punta di piccone. Don Peppino cercava una parola necessaria come secchiata d'acqua sugli sguardi imbrattati.
....
La parola diviene un urlo. Controllato e lanciato acuto e alto contro un vetro blindato: con la volontà di farlo esplodere.

Non permettiamo uomini che le nostre terre diventino luoghi di camorra, diventino un'unica grande Gomorra da distruggere!
...
Ricordate. Allora il SIGNORE fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco; egli distrusse quelle città, tutta la pianura, tutti gli abitanti delle città e quanto cresceva sul suolo. Ma la moglie di Lot si volse a guardare indietro e diventò una statua di sale. (Genesi 19,12-29).
Dobbiamo rischiare di divenire di sale,
dobbiamo girarci a guardare cosa sta accadendo, cosa si accanisce su Gomorra, la distruzione totale dove la vita è sommata o sottratta alle vostre operazioni economiche.
Non vedete che questa terra è Gomorra, non lo vedete? Ricordate. Quando vedranno che tutto il suo suolo sarà zolfo, sale, arsura e non vi sarà più sementa, né prodotto, né erba di sorta che vi cresca, come dopo la rovina di Sodoma, di Gomorra, di Adma e di Se-boim che il SIGNORE distrusse nella sua ira e nel suo furore, (Deuteronomio 29,22).


Si muore per un sì e per un no, si dà la vita per un ordine e una scelta di qualcuno, fate decenni di carcere per raggiungere un potere di morte, guadagnate montagne di danaro che investirete in case che non abiterete, in banche dove non entrerete mai, in ristoranti che non gestirete, in aziende che non dirigerete, comandate un potere di morte cercando di dominare una vita che consumate nascosti sotto terra, circondati da guardaspalle. Uccidete e venite uccisi in una partita di scacchi il cui re non siete voi ma coloro che da voi prendono ricchezza facendovi mangiare l'uno con l'altro fin quando nessuno potrà fare scacco e ci sarà una solo pedina sulla scacchiera. E non
sarete voi. Quello che divorate qui lo sputate altrove, lontano, facendo come le uccelle che vomitano il cibo nella bocca dei loro pulcini. Ma non sono pulcini quelli che imbeccate ma avvoltoi e voi non siete uccelle ma bufali pronti a distruggersi in un luogo dove sangue e potere sono i termini della vittoria. È giunto il tempo che smettiamo di essere una Gomorra...


(Tratto da Gomorra di Roberto Saviano: un grande libro su quel che è diventato il nostro paese)

Dubbio ...

domenica 15 marzo 2009

Senza nessun pregiudizio ecologico ...

L'intervista seguente è a gianfranco giuliante, presidente del Parco della Majella, e fresco vicepresidente della Federparchi. E' il capogruppo PDL della regione Abruzzo (ex AN).

E' un esempio dell'occupazione a tappeto dei posti in cui si gestisce la cultura nel nostro paese (Informazione, Istruzione, Beni culturali, Ambiente). Con l'evidente intenzione di farne scomparire anche il ricordo.

In pochi minuti parlando del petrolio in Abruzzo mostra chi è: dice tutto e il contrario di tutto, va fuori tema, dice qualche slogan e frase fatta, fa pensare che "l'energia" estratta sia vitale per gli abruzzesi e arricchisca loro invece dei petrolieri e finalmente conclude:
"Bisogna fare una scelta intelligente - che non soffra di un pregiudizio "ecologico" - e non si deve negare la necessità che i "pozzetti" vadano messi da qualche parte per poter vivere e lavorare tutti quanti".



Non a caso è uno dei firmatari del progetto di legge regionale, sbandierato come blocco, ma che di fatto è un si al petrolio. (intervista completa)

Tra i tanti motivi per cui gli unici "pozzetti" adatti per questi politici sono quelli neri c'è anche quello del rischio di disastri ambientali:


Questa non è la spiaggia di Casalbordino ma è la Sunshine coast dove un disastro ambientale ha colpito 60 km di uno dei posti più belli dell'Australia. La causa è una perdita di "solo" 250 tonnellate di combustibile da una portacontainer durante una tempesta. (vedi a riguardo anche questo post).

Sullo stesso argomento vedi anche il post di Maria Rita D'Orsogna

sabato 14 marzo 2009

Immunizzare le penne USB


Una delle principali vie per la diffusione dei virus (oltre ad Internet) è la Penna Usb a causa della funzione di Esecuzione Automatica che a me appare del tutto inutile.

Oltre all'uso di un antivirus, una prima parte della soluzione è quella di disattivare questa funzione, il modo non è semplicissimo ma neppure troppo complicato (solo per winXP-pro - non funziona in XP-home):
  • Accedere come amministratore
  • Start, Esegui... quindi digitare GPEDIT.MSC e premere il tasto Invio.
  • Cliccare su Configurazione computer, Modelli amministrativi, Sistema.
  • Nel pannello di destra, contenuto all'interno della stessa finestra, fare doppio clic sulla voce denominata Disattiva riproduzione automatica e selezionare l'opzione Attivata.
  • Fare clic sul pulsante Applica quindi sul pulsante OK.
Questo protegge il PC dalle penne infette, ma non protegge le penne dai PC infetti e non impedisce quindi di trasmettere l'infezione tra PC con l'esecuzione automatica attiva.

Possiamo allora utilizzare Ninja Pendisk un piccolo Tool gratuito per Windows Xp/Vista in grado di proteggere la penna Usb.

Ninja Pendisk è un piccolo eseguibile che una volta lanciato eliminerà gli eventuali file infetti presenti sulla penna (in particolar modo controllerà i servizi autorun.inf e ctfmon.exe che sono i più diffusi).

Oltre ad eliminare le infezioni, Ninja Pendisk è in grado di “immunizzare” la penna creando al posto del virus una cartella autorun.inf nascosta e con attributi tali da prevenirne la sovrascrittura.

Eventuali file autorun.inf presenti vengono rinominati per cui li si può facilmente ripristinare qualora non fossero virus. Per far questo eliminare prima la cartella nascosta dopo aver abilitato "Visualizzazione cartelle e file nascosti" in Strumenti-Opzioni cartella-Visualizzazione.

L'uso di Ninja Pendisk è il seguente:
Dopo aver scaricato il programma, eseguirlo, inserire la penna, attendere qualche secondo, fatto. Per chiudere il programma fare clic destro sulla sua icona in basso a destra e cliccare exit.

Sito dell'autore

venerdì 13 marzo 2009

Il cannocchiale mettetevelo ...





Il Riformista è un quotidiano politico ed economico fondato da antonio polito di proprietà della Società cooperativa Edizioni Riformiste.

Ideato da claudio velardi, ex consigliere politico di massimo d'alema, nasce il 23 ottobre del 2002 con un accordo con emanuele macaluso, che ne diventa editorialista quotidiano e lo lega alle Ragioni del Socialismo.

Antonio polito ne è il direttore fin dalla nascita. Nel 2006 eletto Senatore nelle liste della margherita, ma poi non rieletto per il PD. (fonte wikipedia)

Antonio polito è ospite fisso nei vari salotti televisivi dove espone le ragioni della sinistra.

Ebbene, questo giornale sedicente di sinistra che cosa fa?
Assegna i suoi premi Oscar agli uomini che si sono distinti nel nostro paese e non solo. E per il 2008 l'Oscar della politica è andato a berlusconi!

Qui trovate la cronaca della premiazione in cui viene consegnato il premio: un cannocchiale che richiama il simbolo del giornale.


Questo è solo l'ultimo dei favori, inchini, offerte, prego faccia lei, ma si figuri, per lei questo ed altro, appecoramenti, intrighi, inciuci, riconoscimenti, spartizioni, soccorsi, difese d'ufficio e non, silenzi, amnesie, ritardi, assenze, vuoti di memoria, pizzini, regali, anticipi, aperture, giustificazioni, sostegni, suicidi e chi più ne ha ne metta che l'attuale PD (ormai l'ultimo rimasto della putrefazione dei partiti sedicenti di sinistra) oggi fa come opposizione ma che ha fatto anche quando era maggioranza (per non parlare della parte dell'iceberg che non è mai venuta a galla).

E' sotto gli occhi di tutti che questi comportamenti hanno portato alla rovina non i politici ma gli elettori che si sono fidati di loro.

Appare altrettanto chiaro, almeno a me, che solo quando questi se ne saranno tutti andati a forza di calci nel culo, solo allora potrà nascere qualcosa di nuovo.

A nulla può servire il patetico richiamo al voto utile di franceschini che va in giro dicendo che se berlusconi vince le europee saranno gravi problemi perché da quel momento farà ciò che crede.

Berlusconi fa già ciò che crede, aiutato da questa opposizione invidiosa e adorante; se loro non esistessero berlusconi farebbe le stesse cose ma io mi incazzerei di meno.

P.S.
Quale occasione migliore
de
lle elezioni europee
per prenderli a calci nel culo?

giovedì 12 marzo 2009

Il prode Anselmo

Una poesia allegra che non trova più posto nelle antologie (e tantomeno sulle copertine dei quaderni di scuola):

LA PARTENZA DEL CROCIATO

(Il prode Anselmo)
di Giovanni Visconti Venosta

Passa un giorno, passa l'altro
Mai non torna il prode Anselmo,
Perché egli era molto scaltro
Andò in guerra e mise l'elmo...

Mise l'elmo sulla testa
Per non farsi troppo mal
E partì la lancia in resta
A cavallo d'un caval.

La sua bella che abbracciollo
Gli dié un bacio e disse: Va'!
E poneagli ad armacollo
La fiaschetta del mistrà.

Poi, donatogli un anello
Sacro pegno di sua fe',
Gli metteva nel fardello
Fin le pezze per i piè.

Fu alle nove di mattina
Che l'Anselmo uscìa bel, bel,
Per andare in Palestina
A conquidere l'Avel.

Né per vie ferrate andava
Come in oggi col vapor,
A quei tempi si ferrava
Non la via ma il viaggiator.

La cravatta in fer battuto
E in ottone avea il gilé,
Ei viaggiava, è ver, seduto
Ma il cavallo andava a piè.

Da quel dì non fe' che andare,
Andar sempre, andare andar...
Quando a piè d'un casolare
Vide un lago, ed era il mar!

Sospettollo... e impensierito
Saviamente si fermò
Poi chinossi, e con un dito
A buon conto l'assaggiò.

Come fu sul bastimento,
Ben gli venne il mal di mar
Ma l'Anselmo in un momento
Mise fuori il desinar.

La città di Costantino
nello scorgerlo tremò
brandir volle il bicchierino
ma il Corano lo vietò.

Il Sultano in tal frangente
Mandò il palo ad aguzzar,
Ma l'Anselmo previdente
Fin le brache avea d'acciar.

Pipe, sciabole, tappeti,
Mezze lune, jatagan,
Odalische, minareti,
Già imballati avea il Sultan.

Quando presso ai Salamini
Sete ria incominciò,
E l'Anselmo coi più fini
Prese l'elmo, e a bere andò.

Ma nell'elmo, il crederete?
C'era in fondo un forellin
E in tre dì morì di sete
Senza accorgersi il tapin.

Passa un giorno, passa l'altro,
Mai non torna il guerrier
Perch'egli era molto scaltro
Andò in guerra col cimier.

Col cimiero sulla testa,
Ma sul fondo non guardò
E così gli avvenne questa
Che mai più non ritornò.

mercoledì 11 marzo 2009

Padri e figli

Fare clic sull'immagine per vedere il filmato


Cosa ci si può aspettare dai figli di certi padri?

Germania, strage a scuola
ex studente uccide 15 persone

Un ragazzo con la passione per le armi. Per la strage, ha usato la pistola semiautomatica del padre. Tim Kretfchner, ex allievo, recentemente diplomato, era figlio di un facoltoso uomo d'affari, "un ragazzo tranquillo", con la passione delle armi e una collezione di centinaia di film dell'orrore.
Tim condivideva la passione per le armi da fuoco con il padre che possiede 15 pistole. Erano tutte custodite sotto chiave, salvo una, chiusa nel comodino della camera da letto dei genitori. E' l'arma che il diciassettenne ha usato per fare la strage insieme a un centinaio di pallottole che ha rubato dall'armeria di famiglia.
(fonte)


Youtube è piena di filmati di bambini che sparano:
Esempio
Esempio
ecc. ecc.

lunedì 9 marzo 2009

La deputata.doc e il suo suggeritore


Forse non tutti sanno che abbiamo una deputata del PDL di nome gabriella carlucci (vedi foto) che ha presentato una proposta per la regolamentazione di Internet (come se se ne sentisse la mancanza).
Non mi perdo a commentare le stupidaggini tecniche, prodotto di una evidente e totale ignoranza sull'argomento.
Noto soltanto che l'onorevole scrive che la sua proposta di legge avrebbe come obiettivo quello di arrestare il drammatico fenomeno della pedofilia online. Leggendola invece appare solo una proposta antipirateria (la pedofilia non è mai nemmeno accennata).

Come dico sempre: i computer sono macchine pericolose per chi non le sa usare, ed ecco infatti che se si scarica il file .doc della proposta dal sito dell'onorevole e si fa clic-destro - proprietà si ha questo risultato:


Oltre al pomposo titolo del documento: Proposta di legge per "Internet territorio della libertà, dei diritti e dei doveri" appare anche il nome dell'autore e della sua società .

La domanda sorge spontanea: chi sarà davide rossi della società Univideo che ha scritto la proposta di legge della carlucci?

La risposta è facile: la Univideo è la "Unione italiana di editoria audiovisiva", quella che viene danneggiata dalle copie illegali dei DVD.

Davide Rossi è invece il presidente di Univideo ed è uno che pensa che "Il mondo non ha bisogno di internet, Internet non ha migliorato il mondo né lo farà mai". Questa e tante altre perle sono contenute nel filmato seguente:



La cosa divertente è che questa cosa delle proprietà (assieme al fatto che in internet non andrebbero usati i file .doc) la insegno da anni a chiunque voglia prendere la patente europea del computer, prima facevo anche l'esempio del caso Calipari che però riguardava i pdf, adesso parlerò della carlucci e del suo suggeritore mica tanto occulto.

Ci ammazzano e poi ci prendono per il culo


Se dagli inceneritori esce aria pura
(come ci dicono e ci ripetono, veronesi in testa)
e tutto quanto ci entra si trasforma miracolosamente in pura energia,
allora ci posso bruciare qualunque cosa senza problemi.
Se così non è qualcuno ci sta avvelenando pian piano
e in più ci prende per il culo.


Due termovalorizzatori dell'impianto di Colleferro sono stati sequestrati e 13 persone sono state poste agli arresti domiciliari con le accuse di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, falso, truffa aggravata ai danni dello Stato, accesso abusivo a sistemi informatici, violazione dei valori limite delle emissioni in atmosfera (ma non esce aria pulita?) e prescrizione delle autorizzazioni e favoreggiamento personale.

Ai domiciliari sono finiti i dirigenti del consorzio che gestisce l'impianto di smaltimento alle porte di Roma e alcuni responsabili dell'Ama per il ciclo dei rifiuti.

Le indagini, durate circa un anno (e in tutto questo tempo dove stavano gli organi di controllo?), si sono sviluppate con servizi di osservazione dei luoghi, ispezioni e controlli agli impianti, consulenze tecniche. Gli inquirenti hanno accertato che a Colleferro veniva smaltito ogni tipo di rifiuto violando "tutte le norme previste". Parte del materiale arrivava "di nascosto" dalla Campania e comprendeva anche rifiuti pericolosi che dopo essere stati trattati venivano commercializzati come cdr (combustibile da rifiuti).

Significativo è l'episodio che riguarda la combustione di pneumatici all'interno del termodistruttore, nonostante le rimostrante e i dubbi posti da alcuni operai verso i responsabili dell'impianto (gli stessi responsabili che nelle interviste vantano le miracolose proprietà degli impianti). Il materiale non idoneo veniva annotato dagli operai sulla documentazione e sui registri di accettazione con diverse diciture quali "Munezza", "Pezzatura grossa" o "scadente". Le autorità debbono ora verificare se si siano prodotte pericolose immissioni di fumi nell'ambiente circostante, densamente popolato.

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Un termovalorizzatore moderno, un modello di tecnologia. Quello di Colleferro. Ma dentro ci finiva di tutto, con pesanti conseguenze sull'ambiente circostante.

Le indagini del nucleo ecologico dei carabinieri - spiega una nota - hanno permesso di raccogliere «inequivocabili elementi di responsabilità a carico dei soggetti che conseguivano ingiusti profitti, rappresentati dai maggiori ricavi e dalle minori spese di gestione dei rifiuti che venivano prodotti e commercializzati come Cdr (combustibile da rifiuti) pur non avendone le caratteristiche, qualificabili, in parte invece, come rifiuti speciali anche pericolosi e quindi non utilizzabili nei forni dei termovalorizzatori per il recupero energetico».

Era stata la denuncia di un ex dipendente a far partire le prime indagini. Il capo-turno si presentò con un campione di rifiuti da analizzare, estratto da una vasca per il trattamento dei rifiuti che presentava picchi anomali di XCl (acido cloridico) e SO2 (biossido di zolfo). Il campione sotto forma di cilindro è stato poi fatto analizzare dall’Arpa di Frosinone che non lo ha repertato come «materiale non identificabile come cdr» bensì «rifiuto speciale e pericoloso per la presenza di idrocarburi».

E se qualcuno, per fare un piccolissimo esempio, cambia l'olio alla macchina e lo butta nei rifiuti? Quell'olio verrà bruciato assieme al resto, trasformato in composti chimici inesistenti in natura e praticamente eterni che, sotto forma di polveri sottilissime, diventeranno per sempre parte dell'ambiente per essere respirate o ingerite dopo essere entrate nella catena alimentare
.

fonte_1 fonte_2 (i corsivi sono miei)


--> Attenzione a come verrà data (se verrà data), la notizia dai telegiornali <--

sabato 7 marzo 2009

8 marzo


Tiziano Vecellio: Amore Sacro e Amor Profano
(fai clic per immagine in alta risoluzione)

venerdì 6 marzo 2009

Carpe diem

Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi
finem Di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Ut melius, quidquid erit, pati,
seu plures hiemes, seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum: sapias, vina liques, et spatio brevi
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.


Non chiedere Leuconoe, ché non ci è dato sapere,
quale sorte gli dei abbian dato a me, a te,
e non cercare la risposta nei simboli o negli astri.
Al meglio sopporta quel che sarà:
sia che molti inverni Giove ancor ti conceda
o che l'ultimo sia questo,
che contro gli scogli ora fiacca il mare Tirreno.
Sii saggia, filtra il vino,
e ritaglia la lontana speranza ad un tempo breve.
Mentre parliamo fugge il tempo dell'invidia:
afferra l'oggi, e nel domani credi il meno possibile.

Orazio: Odi, I, 11 e Bernini: Plutone e Proserpina

Odi et Amo


Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.



Odio e amo. Perché io faccia questo, forse domandi.

Non lo so, ma sento che accade e mi tormento.


Catullo: Carme 85 e Bernini: Anima dannata

giovedì 5 marzo 2009

ScaricaBile

Poichè gli autori desiderano un aiuto per diffondere ScaricaBile e renderli letali quanto l'influenza spagnola, ecco qua:

mercoledì 4 marzo 2009

Di chi è l'Enel? e l'ENI?

Ho ricevuto questo commento al post L'Enel e la sicurezza:

Anonimo ha detto: "Fortunatamente l’Enel ha investito sul nucleare all’estero, almeno per trovarsi pronta quando il motore del nucleare si metterà in moto anche in Italia. L’Enel non è più una industria pubblica. È una società per azioni a cui non possiamo legare le ali impedendole di muoversi sui mercati internazionali con la stessa libertà con cui si muovono i suoi concorrenti".

Vorrei rispondere che il guadagno di una società non è per me un motivo valido per giustificarne i comportamenti, ma ho pensato che sarebbe stato comunque interessante sapere chi sono gli azionisti di Enel. La risposta si trova facilmente sul sito dell'azienda:
  • Ministero dell'Economia e delle Finanze - 21,1%
  • Cassa Depositi e Prestiti - 10,1%
  • Investitori istituzionali (banche, assicurazioni, fondi, ecc): 33,7%
  • Investitori individuali (piccoli azionisti): 35,1%


Interessante è anche questa torta:



Che si può interpretare dicendo che la metà (51%) di chi rischia i propri soldi non ha alcuna voce in capitolo.

Ricapitolando: l'azionista di maggioranza dell'Enel è lo Stato italiano per cui io ritengo di avere ancora più ragioni per lamentarmi delle sue scelte.

Ma le considerazioni non finiscono qui: mi pare chiaro che avere in mano la maggioranza delle azioni dell'Enel, permette di sceglierne i dirigenti, di indirizzare gli appalti (anche solo scegliendo una tecnologia piuttosto che un'altra), di accontentare gli amici. Enel è dunque un'azienda, monopolista di fatto sul territorio italiano, il cui management è scelto dal governo che prende buona parte dei dividendi. E' una storia all'italiana, un palese conflitto di interessi poichè è lo stesso governo che decide le politiche energetiche che influenzano le sorti economiche del monopolista.
Un conflitto di interessi che è passato silenziosamente tra le mani della destra e della sinistra senza che nessuno volesse risolverlo (mi sembra di aver già sentito una storia simile ...).

Si spiega così facilmente come il presidente del consiglio possa decidere la strategia di investimento di una azienda "privata", ma si possono spiegare anche le scelte contrarie alle energie rinnovabili che invece aprirebbero il mercato ad altri produttori, anche piccolissimi, riducendo la posizione di monopolio dell'Enel che le permette, ad esempio, di decidere i prezzi dell'energia senza concorrenza. L'energia rinnovabile, inoltre, potrebbe far invecchiare di colpo le centrali Enel con il collasso dell'azienda.
Si spiegano i consigli di berlusconi all'acquisto di azioni Enel, si capisce come verranno finanziati gli studi sul nucleare, ecc. ecc.

In poche parole: l'azionista di maggioranza dell'Enel (che non è lo stato italiano, ma sono i politici italiani) agisce contro la qualità di vita dei cittadini italiani, rovinando l'ambiente e mantenendo alti i prezzi finali dell'energia, per aumentare i propri incassi (che non ritornano però ai cittadini, perchè servono a mantenere gli sprechi e i privilegi della politica) oltre, ovviamente, ad aumentare gli incassi, leciti e illeciti, del sistema che gira intorno all'Enel.

Da cosa nasce cosa, e pensando al petrolio dell'Abruzzo mi domando: ma di chi è l'ENI?
Dal sito dell'azienda si ottiene che:
La quota di partecipazione diretta del Ministero dell'economia e delle finanze è pari al 20,31%;indirettamente, tramite la Cassa depositi e prestiti S.p.A., possiede un'ulteriore partecipazione del 9,99% .

E tutto il discorso appena fatto può essere ripetuto pensando alle leggi che favoriscono l'ENI per l'estrazione, alle bassissime royalties, alle scelte energetiche che privilegiano i combustibili fossili, ai rigassificatori, ecc. ecc.

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Questo è invece il commento di Alexei allo stesso post:

Che spammamento!


Frasi utili per docenti di informatica (o simili) per riprendere studenti particolarmente loquaci:

Guarda che mi hai spammato.
Non mi spammare!
Che spammamento!
Va a spammare da un'altra parte!
Spamma via!
Puoi spammarmi finchè vuoi tanto ti filtro!
A forza di spammarmi sei finito sulla lista nera.

Per chi non sapesse cosa è lo spam: wikipedia; la scenetta dei Monty Python doppiata in italiano e la versione originale

lunedì 2 marzo 2009

L'Enel e la sicurezza

L'Enel ha deciso di investire 1,8 miliardi di euro per il completamento di due reattori nucleari di Mochovce per una potenza di poco superiore agli 800 MW. I reattori sono del tipo VVER-440/213, progettati dall’ex URSS alla fine degli anni '70. Gli attuali standard di sicurezza sono molto bassi e difficilmente verrebbero autorizzati in gran parte degli Stati europei. Per esempio, non dispongono di un doppio guscio protettivo in caso di impatto con un aereo. (fonte)




Per capire meglio il problema ecco una cartina geografica a cui si deve aggiungere che i venti dominanti sono in direzione dell'Italia dove vengono fermati dagli Appennini per incanalarsi lungo le coste adriatiche.

Fai clic sull'immagine per ingrandirla

Prossimo obiettivo: 10000


Ho superato i 5000 contatti e ieri sulla neve non sono caduto!