lunedì 29 giugno 2009

Facciamo un bel buco sotto alla diga!


Il Parco Archeologico e naturalistico di Monte Pallano, istituto nel 2000 dalla Soprintendenza per i beni Archeologici dell’Abruzzo, è un esempio di come si possa valorizzare il patrimonio naturale ed archeologico facendo educazione ambientale.

Ieri ci sono andato perchè le mie figlie più grandi hanno trascorso lì una settimana in un "Campo solare" e parlando con le educatrici mi sono reso conto che nessuno si aspetta che un luogo del genere possa essere toccato dalle lobby dell'energia, ma io ricordavo bene le cartine della Medoilgas e così ho promesso di cercare altre informazioni per fare il punto della situazione.

In questo caso la ditta interessata è l'americana Forest Oil.

La storia dei pozzi la si può facilmente ricavare dai documenti presenti sul suo sito:

Rapporto 2005 pag.8
  • Progetto per la perforazione di un primo pozzo di test poco profondo nella zona di monte Pallano
Rapporto 2006 pag.9
  • Preparazione alla perforazione del pozzo MontePallano-1 nel campo di Bomba (Bomba Field)
Rapporto 2007 pag.9
  • Perforati due pozzi che mostrano una produzione prevista di 22 MMcfe/d.
Comunicato stampa del 15 ottobre 2007
  • La Forest Oil annuncia il successo delle esplorazioni in Italia: il secondo pozzo di prova unito al primo mostra una produzione complessiva prevista di 22 MMcfe/d (milioni di piedi cubici al giorno - corrispondenti a 623000 metri cubi al giorno ed equivalenti a 3667 Barili di petrolio al giorno (BOE) ovvero a 1,34 milioni di BOE all'anno - Qui c'è il convertitore di unità di misura ).
    La produzione è comunque limitata dalle attrezzature di test. La Forest Oil è al lavoro per ottenere i permessi per i gasdotti e gli impianti per portare entrambi i pozzi in produzione. Tali permessi sono attesi per la prima metà del 2009. L'area netta interessata alle perforazioni è di circa 8000 acri (32,4 Km quadrati).
Rapporto 2008 pag.9
  • Preparata una richiesta formale di coltivazione per cominciare la produzione dalla proprietà della Forest a Monte pallano (testuale: "from Forest’s Monte Pallano property")
Presentazione per gli analisti 2008 pag 157 e 158
  • Permessi e sviluppo impianti: 2008
    Prima commercializzazione: tardo 2009

In quest'ultimo documento sono anche presenti le piantine con l'ubicazione dei primi due pozzi da cui si nota che, più che di Monte Pallano, si deve parlare di Bomba con il suo lago. I pozzi infatti distano meno di un km dalla diga e circa due dalla cima del monte.

(fare clic sull'immagine per ingrandirla)

E' indicata anche la disposizione degli impianti di trattamento del gas e il percorso del gasdotto di 7,5 Km che li deve collegare alla rete nazionale.

(fare clic sull'immagine per ingrandirla)

Per comprendere le cartine si osservi che l'area grigia in basso a destra è la diga del lago di Bomba.

Per altre informazioni basta andare sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico per trovare la corrispondente storia delle concessioni di Monte Pallano e la relativa piantina (la concessione qui misura 35,72 kmq).

Qui si trova invece la richiesta di coltivazione per la stessa area che però ha cambiato nome e ora si chiama Colle Santo.

Questa è la storia, tutto sommato però "Le operazioni di ricerca sembrano non scuotere la tranquillità della valle. A Bomba guardano più ai vantaggi piuttosto che a un eventuale impatto ambientale. In consiglio comunale, la giunta di centronistra, ha già prospettato ad esempio sconti e agevolazioni sulle forniture" (fonte) .

Veramente sconfortante!

Sarebbe forse il caso che gli amministratori locali e soprattutto i loro amministrati smettessero di credere che questi pozzi siano semplicemente dei fori nella terra da cui esce il gas che viene messo in un tubo e poi miracolosamente si ritrova ad alimentare fornelli nelle case degli abruzzesi. Dovrebbero dimenticare il paese dei balocchi e informarsi sui problemi e sui costi da pagare.

Ad esempio sulle inevitabili e continue perdite di gas, oppure sugli incidenti ai gasdotti ed ai pozzi, o anche sugli effetti delle estrazioni sulle falde freatiche (in una zona in cui proprio l'abbondanza d'acqua ha garantito la presenza dell'uomo fin dal paleolitico).

E poi il gas deve essere trattato, anche per il gas ci vuole la desolforazione, sono quindi necessari impianti chimici e quindi rumore, fiamme e prodotti di scarto, gas velenosi, puzza, e polveri tossiche; l'acqua usata per i trattamenti, ad esempio, dove verrà buttata? Finirà negli ortaggi della Val di Sangro e poi nei pesci e nei molluschi dell'Adriatico?

Se invece sono i soldi ad interessare più della salute ci si dovrebbe chiedere: può il turismo sopravvivere assieme a questi impianti?

Quante domande dovrebbero farsi gli amministratori e gli amministrati prima di accettare passivamente le offerte avvelenate!

Se non bastassero queste domande ce ne è ancora un'altra che dà il titolo al post: tutti dovrebbero sapere che se si toglie qualcosa da sotto, quel che sta sopra scende. Ebbene, cercando in rete si trova nel curriculum di una società di geologia il seguente incarico:

Anno: 2009
Committente: CESI Ricerche SpA
Oggetto: Valutazione della documentazione relativa al progetto di messa in produzione del campo a gas Monte Pallano (ex Bomba) sottostante alla diga e all’invaso artificiale Bomba.

Poichè il CESI è un organismo delle aziende elettriche italiane e poichè a Bomba c'è una centrale idroelettrica, immagino che qualcuno, proprio adesso, si stia preoccupando del fatto che si voglia fare il vuoto sotto un lago artificiale e la relativa diga in terra battuta.

Inutile dire che un cedimento di tale diga spazzerebbe via l'intera economia della Val di Sangro oltre a innumerevoli vite.

Chissà chi è al corrente dei risultati di tale relazione e se qualcuno dei sindaci dei paesi della valle del Sangro: Bomba, Roccascalegna, Archi, Altino, Atessa, Lanciano, Paglieta, Perano, Fossacesia, Torino di Sangro ne sia mai stato informato.

A me interesserebbe proprio sapere cosa dicono i geologi, sia perchè non mi sembra davvero una bella idea sia perchè, anche se non ci vivo, ci passo molto spesso e se non mi ricordo male è proprio la zona del viadotto mai finito per un cedimento del terreno e della galleria chiusa perchè lesionata.


Ecco, questo è tutto quel che ho trovato su questo argomento e, sperando possa aiutare, lo offro a chi ora si dovrebbe dare da fare sul posto prima che sia veramente troppo tardi.

domenica 28 giugno 2009

Epicuro e l'allungamento del pene


Niente è sufficiente a colui cui il sufficiente non basta

(Epicuro)

Questa è la formula dell'infelicità ed è anche la base della pubblicità, che ci insegna che il superfluo è la ragione della vita.

Quindi Epicuro ci dice che la pubblicità genera l'infelicità; chissà perchè mi vengono in mente questi due esempi tra i mille possibili: il primo è sempre lui, berlusconi. Cosa se ne fa di tutte quelle donne? Anche ad esagerare, non ne basterebbe una alla volta? Perchè non si accontenta? Perchè combatte per avere sempre più potere e denaro?
La risposta mi sembra semplice: è vittima della stessa malattia che tanto ha contribuito a diffondere. E' felice solo quando sta per comprare qualcosa di nuovo. Vuole altre donne, altri soldi, altri capelli, altri giocatori, altre ville, non si può fermare spinto com'è dal desiderio di avere ancora, che è la sua ragione di vita.

Chi lo guarda, se ragiona come lui, non può che esserne ammirato: noi compriamo un nuovo frullatore e nascondiamo in soffitta quello vecchio che ancora funziona, lui si compra un'altra villa e la riempie con nuove ragazze. Non c'è niente da fare: per chi crede che la vita felice sia il consumo, berlusconi è da ammirare sconfinatamente.

Però, se lo si guarda bene, quest'uomo fa pena: mettetevi nei suoi panni, immaginatevi le difficoltà quotidiane ad avere ancora di più, la paura di perdere tutto, l'età che avanza, il vuoto dei rapporti umani circondato com'è da servi, sfruttatori e adoratori. Un uomo vecchio e solo per il quale la compagnia a pagamento diventa indispensabile. Una compagnia che per i capricci della mente diventa una conquista meritata e la cui retribuzione diventa un regalo.

Il secondo esempio di questa corsa all'infelicità è l'allungamento del pene.
Una ricerca su internet porta a infiniti link. La posta è piena di spam sull'argomento. C'è un gran numero di persone che se lo tira con il desiderio di allungarlo, chi a mano, chi con pompette, chi con una sorta di mini-macchina di tortura medievale. C'è poi chi usa delle medicine, altri lavorano per potersi sottoporre ad un intervento chirurgico. Tutti con l'intenzione non tanto di averlo lungo a sufficienza (come è già per la maggior parte di noi) ma di averlo "più lungo". E - tra l'altro - nessuno ci riesce!

Se non è follia questa: i nostri nonni non hanno mai avuto di questi problemi (e noi siamo qui a dimostrarlo), per quale motivo oggi succede tutto questo? La risposta è semplice: perchè la pubblicità nelle sue varie forme ci fa comportare in questo modo.

Ma se la pubblicità mi può costringere a preoccuparmi delle dimensioni già normali del mio pene (con l'effetto collaterale di non farmelo neanche usare tranquillamente perchè, quale che sia la sua misura, mi vergognerò sempre un po' per non averlo abbastanza lungo), allora ha ragione Epicuro e il mondo che ci circonda non è poi così innocuo come vogliono farlo sembrare.

Prima ricominceremo ad accontentarci del sufficiente (ritornando al significato originale della parola), meglio sarà. Molti cominciano a capirlo proprio in questi tempi, quando anche il sufficiente viene meno.

Speriamo allora che la crisi passi e la lezione resti.

venerdì 26 giugno 2009

Maturità professionale 2009

Nel seguito c'è la soluzione del tema di esame di elettronica per la maturità professionale per Tecnico delle industrie elettroniche.

Si tratta di un testo impossibile anche per candidati preparatissimi: sia perchè non si riferisce ad argomenti dell'ultimo anno ma soprattutto perchè i due circuiti principali non sono quasi presenti sui libri e sono difficilissimi da trovare persino su internet.

Scarica la soluzione da qui:

(Terza versione)

Per chi voglia approfondire:
Comparatori Comparatore non invertente Howland Current source

mercoledì 24 giugno 2009

Auguri !

Aumentano i bocciati e i non ammessi agli esami.

La ministra gongola dicendo che è tornato finalmente il merito.

Io che ho sempre sperato in un po' di autorità da aggiungere al mio arsenale da professore, invece mi arrabbio.

Mi arrabbio perchè dietro a queste bocciature non c'è nulla. Non c'è nessun intervento, nessun progetto, nessuna carota, solo il bastone che continua a colpire le vittime.
Si continua con la demolizione della Scuola: i poveri e gli indifesi verranno sbattuti fuori, i ricchi saranno spinti a pagare per avere quel pezzo di carta.

Non ci sono solo i molti ragazzi che sono stati bocciati ma anche i moltissimi tra quelli che risulteranno "maturi" che non saranno in grado di affrontare la vita che li aspetta.

La Scuola ha fallito, non c'è dubbio, e il ministro, i dirigenti, molti colleghi timorosi di dare un nome alle cose, puntano tutti il dito contro gli insegnanti.

Io, come insegnante, rivendico invece di aver svolto il mio compito con onore: di aver comunque tentato di arginare i danni e spesso di esserci anche riuscito. Anche quando ho bocciato, non è stato un giudizio ostile e distante, ma un altro tentativo di educare facendo con coerenza quel che per un anno ho cercato in ogni modo di evitare.

Noi combattiamo senza mezzi contro nemici potentissimi, per qual motivo dovrebbe essere nostra la colpa della sconfitta?

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Tra lo stupore dei miei ragazzi - che ancora non capiscono che il tempo passa - domani cominceranno gli esami di maturità ed io gli faccio gli auguri.

Auguri a tutti voi ma soprattutto a quelli che rischiano di più (spero davvero che ve la caviate, anche se mi dispiace di non essere io a darvi l'ultimo calcio nel culo ;-).


lunedì 22 giugno 2009

La storia delle cose

Vi è mai capitato di vedere per un attimo dietro le quinte, di sbirciare da un foro del sipario.
A me capita sempre più spesso: un pallone di plastica in un torrente di montagna, cassonetti che rigurgitano imballaggi dietro un centro commerciale, piogge torrenziali freddo e trombe d'aria il giorno del solstizio d'estate, bambini che si insultano in dialetto via sms, il suono ossessivo che proviene dalle piattaforme di estrazione e che non fa dormire i campeggiatori, la colonna di fumo di un inceneritore in riva al mare.

Se i problemi fossero papi o il PD non mi preoccuperei più di tanto, sono entrambi in avanzato stato di putrefazione e se la natura facesse il suo ciclo da lì si dovrebbe ricominciare. Credo invece che i problemi siano ben altri: vedo nel petrolio in Abruzzo, nella pubblicità con cui paghiamo le escort a berlusconi, nella ignoranza e devastazione morale di chi fa politica solo dei segni di una imminente catastrofe globale.

Propongo un filmato che parla di queste cose, da vedere e far vedere soprattutto ai bambini: "La storia delle cose" tratto dal sito www.storyofstuff.com che qualcuno - che ringrazio - ha doppiato in italiano.






sabato 20 giugno 2009

Silvio è l’utilizzatore finale impotente

Vorrei fare un po' di pettegolezzo (gossip) anch'io ma vedo che la rete ne è piena, per cui mi limito a qualche considerazione.
Mi colpiscono le affermazioni di feltri, direttore di libero, che fa notare come berlusconi sia ormai da tempo impotente, in quanto ha subito un’operazione alla prostata.
Bella difesa! Fa il paio con quella dell'onorevole avvocato ghedini: "Qualsiasi ricostruzione si possa ipotizzare, ancorché fossero vere le indicazioni di questa ragazza e vere non sono, il premier sarebbe, secondo la ricostruzione, l'utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile".

Difese superate dalle ultime interviste che le smentiscono entrambe (fonte1, fonte2, ecc.) .

Penso però che l'attento popolo italiano non si farà infinocchiare dal gossip!


Aiutato in questo dalla limpida informazione del TG1 che oggi ha scelto un'altra strategia difensiva e ha taciuto del tutto, non facendo alcun accenno alla vicenda. Minzolini d'altra parte lo aveva detto chiaro:


venerdì 19 giugno 2009

Scuola: un pò di storia

Ecco un estratto da un articolo di Roberto Renzetti su fisicamente.net:

Ma veniamo alla scuola.
La cosa inizia a precipitare con gli ignavi illuministi-liberisti al potere. Il primo governo Prodi (poi D'Alema, poi Amato) è l'inizio delle catastrofi .... la peggiore in assoluto fu quella della scuola di Berlinguer e poi De Mauro.
Si smontarono le certezze scolastiche, la continuità didattica e la struttura classe. Si inventarono i dibattiti mimando la TV. Si inventarono i percorsi (vera bestialità), i sei rossi, gli esami facili, le ammissioni regalate, i richiami continui agli insegnanti che lavoravano (sempre soli contro qualunque genitore-sindacalista del figlio), la dirigenza di una massa di servili ignoranti che non hanno avuto scrupoli a passare a manager senza esami veri, la parità scolastica, i finanziamenti alle scuole dei preti (diplomifici e fabbrica di ignoranti totali), il ruolo ai professori di religione, la soppressione del "pubblico" dal Ministero.

Tutto questo e molto altro, basta leggersi i documenti dei pretoriani della distruzione, gli psicopedagogisti ... . Un tal Maragliano diceva che occorre togliere alla scuola tutto ciò che sa di scuola. E poi questa matematica così estranea al mondo dei ragazzi, e le discipline poi, ... Insomma la scuola deve diventare un luogo ludico, dove divertirsi.

Ecco personaggi del genere sarebbero da galera per aver portato avanti IDIOZIE TOTALI senza riferimenti sperimentali. Hanno solo accondisceso al populismo di alcuni rimbambiti ministeriali che ancora oggi circolano per forum raccontando stesse cose, nonostante il disastro, e, per di più, mettendo molti punti esclamativi. A dieci anni da Berlinguer misuriamo la produzione di quella scuola che la Moratti ha ripreso pari pari e che Fioroni ha indefessamente sostenuto (il personaggio è noto per maggiori finanziamenti alle scuole clericali con lettere in cui diceva che "per mio interessamento").

Poi venne il nulla che parla da cane e fa gli esami a Reggio Calabria. Il merito di costei? Non lo posso dire ma qualcuno l'ha messa vicino alla Brambilla vestita dark. Costei con la scuola non c'entra nulla e non c'è mai entrata nulla. E' una poveretta mai emersa in nulla, a parte il dark e lo zio prete ... .

Lei dice che basta con le promozioni facili (qui c'è da capire se si è pentita di Reggio Calabria) la scuola deve tornare seria e perché torni seria offre dei bonus a chi se ne vuole andare alle private. Da un lato il massacro delle finanze della scuola pubblica, dall'altro mai toccate le scuole private e quelle dei preti. Per sistemare le cose occorre togliere alunni dalle pubbliche per mandarle alle private offrendo soldi. E questo sarebbe un ministro della Repubblica? Ma esistono ancora i forconi? Possibile che lo snaturamento della professione abbia reso i professori i pettegoli della sala professori che parlano del matrimonio dell'amica o del battersimo della nipotina? C'è più dell'orgoglio?

Alle famiglie poi. Avete contribuito in modo vergognoso a questa situazione. Avete attaccato la scuola pubblica facendo i sindacalisti dei vostri figli che andavano spinti a studiare, anche a calcioni. La scuola non è ciò che dice Maragliano ma FATICA. Fatica che serve a crescere, a formarsi, a conquistare spirito critico che permette di difendersi dai buffoni e bugiardi al potere. Ma a chi lo dico? A chi già non è in grado di capire? A chi è entrato nella valanga che rotola a valle in attesa del tonfo sul Paese?

Con tutto ciò che accade non vedo proteste. Mi arrivano news della CGIL Scuola, di Legambiente, del CIDI, di Proteo. Il nulla ed il pianto conditi con la scuola dell'autonomia, la madre di tutte le bestialità di Berlinguer, Maragliano e geni distruttori. Perché non vi sbarazzate di questi parassiti, che vivono una vita agiata di distaccati perché vi sono iscritti che glielo permettono. Ed il distacco il Ministero lo dà perché si è ubbidienti. Da questi personaggi piccole critiche certamente ma mai ai nodi dei problemi. Cacciateli via prima che potete, sono un grande aiuto al potere, svendono il vostro consenso che diventa il blaterare del nulla nipote del prete ... .

E davvero non vorrei parlare più di scuola. E' il luogo principe dove si formano i cittadini. E' l'inizio della democrazia, è la conoscenza indispensabile per scelte consapevoli. Ma da dieci anni sto male osservando cosa sta accadendo nella quasi generale indifferenza. Cosa dovrei aggiungere se le analisi ne ho fatte a iosa e se quelle analisi portano inesorabilmente al sempre peggio?

giovedì 18 giugno 2009

1+1 = ?

La brambilla dice: "mai fatto nè pensato di fare alcun gesto apologetico del regime fascista" e nonostante tutto le credo. Dalla prima volta che l'ho sentita aprire bocca ho infatti pensato che non fosse in grado di capire nemmeno quello che diceva, opinione confermata in tutte le altre occasioni.

D'alema invece ha perso l'ennesima occasione per stare zitto ed ha fatto l'ennesimo favore a berlusconi: un attimo dopo averlo sentito ho (ri)pensato che fosse un cretino perchè, qualunque cosa fosse successo dopo le sue parole, berlusconi avrebbe potuto dire - questa volta se non con ragione, almeno in modo credibile - che c'era un complotto dei "comunisti".

Vedendo poi che la prima scossa è arrivata proprio da Bari - il collegio di baffino - la domanda viene spontanea: ma questo è davvero cretino o ci fa?

Considerato anche che franceschini lo difende, credo che la risposta sia sempre la stessa: cretini per finta o di fatto, prima li caccerano a calci nel culo e meglio sarà per tutti.

mercoledì 17 giugno 2009

E l'Italia giocava alle carte

Il ministro brambilla fa il saluto romano a Lecco, durante la festa dell'Arma dei Carabinieri. Il signore con la barba alla destra della brambilla, che fa lo stesso gesto, è il padre (articolo).



E l’Italia giocava alle carte e parlava di calcio nei bar,
e l’Italia rideva e cantava…
G. Gaber - La presa del potere



Sullo stesso tema, per chi se lo fosse perso:


martedì 16 giugno 2009

Intercettazioni telefoniche

Sulle intercettazioni telefoniche nessuno sa veramente nulla: i più attenti sanno che le hanno abolite, ma nulla di più.
Per questo motivo propongo qui un estratto di un articolo di Marco Travaglio (qui anche in video) che mi ha aiutato a chiarirmi le idee:

Chi autorizzerà le intercettazioni?
Oggi il Pubblico Ministero che chiede al GIP l’autorizzazione a mettere sotto controllo i telefoni o i luoghi dove vive o va una certa persona e il GIP autorizza con un decreto per ogni utenza e per ogni luogo, ogni decreto vale dai 15 ai 20 giorni e quindi se uno vuole intercettare una persona per un tempo lungo, deve chiedere ogni volta la proroga, spiegando perché gli serve la proroga e non sempre il GIP gliela concede.

Per rendere più complicato questo meccanismo, il Governo ha pensato bene di affidare a un collegio di 3 giudici, non più a un GIP, la risposta alla richiesta del PM con l’aggravante che nei tribunali piccoli non si potrà decidere in loco, bisognerà andare nel Tribunale della Corte d’Appello, quindi da una piccola Procura partirà tutto l’incartamento con gli elementi che i 3 giudici devono vedere per valutare se dare o non dare le intercettazioni, quindi ci saranno vagonate di carte che partono dalle piccole procure e si avviano verso i grandi centri e lì si metteranno in fila in attesa di trovare 3 giudici liberi, giudici che ovviamente avranno molto più da fare perché se oggi il lavoro lo fa uno, in futuro lo faranno in 3, è ovvio che i tempi si triplicano e tutto per dare più sicurezza ai cittadini com’è ovvio.

Quindi il GIP da solo può darvi l’ergastolo, il GIP può arrestarvi, ma non potrà più decidere da solo di intercettarvi; per dare l’ergastolo a uno si può anche essere da soli, mentre invece per intercettare uno per una settimana, bisogna che ci siano 3 giudici, pensate quanta paura hanno delle intercettazioni questi! Poichè il processo l’hanno sfasciato a tal punto che praticamente le condanne per i colletti bianchi non arrivano più, giustamente si concentrano a impedire che vengano fuori i reati con le intercettazioni, ecco perché 3 giudici per incettare, un solo giudice per condannare perché tanto alla condanna lor signori sanno che non arriveranno mai!

Tabulati telefonici
I tabulati vengono equiparati alle intercettazioni e alle cimici, una cosa semplicemente folle: mentre la telecamere la cimice o l’intercettazione telefonica ti svelano il contenuto del colloquio tra le persone intercettate, il tabulato non ti svela un bel niente, ti svela semplicemente che a quell’ora di quel giorno, da quel posto tizio ha chiamato Caio e ci ha parlato per un certo numero di secondi, questo è quello che vi rivela il tabulato, quindi l’intrusione nella vita privata della persona è infinitamente più lieve visto che non si sa la ciccia, il contenuto.

Quando si potrà intercettare?
Oggi bastano i gravi indizi di reato, in futuro ci vorranno evidenti o gravi indizi di colpevolezza, qualcuno dirà: ma che differenza c’è tra indizi di reato e indizi di colpevolezza? Da così a così, nel senso che indizi di reato significa che io Magistrato so, oppure ho il forte sospetto che si sia commesso o si stia commettendo un reato, sparisce un bambino, si teme che l’abbiano rapito, ci sono forti indizi di reato. Una donna in lacrime sanguinante va a denunciare uno stupro, è molto probabile che sia stato commesso uno stupro, trovo il cadavere di una persona senza niente intorno, è molto probabile che quella persona sia stata assassinata soprattutto se ha delle ferite da arma da fuoco e l’arma non c’è, quelli sono i gravi indizi di reato.
Mentre invece gli evidenti indizi di colpevolezza vuole dire che io già so chi è stato, ho dei gravi indizi che tizio e colpevole, prima si potevano fare le intercettazioni per scoprire chi era il colpevole, adesso bisogna già sapere chi è il colpevole per cominciare a fare le intercettazioni, qualcuno di voi probabilmente penserà che io stia scherzando, che vi stia prendendo per il culo, no, sono loro, è il nostro Governo che ci sta prendendo per il culo, perché questo è esattamente il principio cardine alla base di questa legge, questa è la mente malata di queste persone, la paura fottuta di essere presi, se sono costretti a introdurre nei codici una norma così devastante!

Il risultato sarà che, ogni volta che si presenta un delitto e non si sa ancora chi è stato, il che è piuttosto frequente perché è raro che l’assassino, il rapinatore lascino un post- it sul luogo del delitto con nome, cognome, indirizzo e numero di telefono, non potrò intercettare nessuno.
Tutti i delitti che potete immaginare, Meredith che viene trovata esanime, una rapina in banca di gente incappucciata, bambini violentati, donne stuprate, insomma qualunque cosa, se la vittima non ha riconosciuto per certo il colpevole, oppure la vittima è morta allora non ci sono evidenti indizi di colpevolezza di tizio o Caio e quindi non si parte con le intercettazioni. In tutto il mondo accade esattamente il contrario: trovi un cadavere, non sai chi è stato, non ci sono impronte, non c’è l’arma del delitto, l’assassino non ha lasciato niente di scritto, la vittima, che potrebbe dire qualcosa, è morta e allora tu cosa fai? Metti sotto intercettazione telefonica e ambientale, prendi i tabulati di tutti quelli che possibilmente conoscono, amici, parenti, conoscenti, vicini di casa o cosa, per vedere se c’è qualcuno che parla di questo delitto dopo che è stato commesso, ossia quando tu l’hai scoperto e spessissimo succede che qualcuno si tradisce, qualcuno ha qualcosa da dire, qualcuno ha visto ma magari ha paura di andare.. e con le intercettazioni lo becchi, lo incastri e cominci a lavorare e, alla fine, con la pesca a strascico riesci finalmente a tirare su nelle reti qualcosa, che non è male, perché vuole dire prendere l’assassino magari evitando che continui a uccidere. Tutto questo non si potrà più fare perché se non l’hai scoperto il colpevole non lo puoi intercettare. Anche se poi lo scopri a che ti serve intercettare? Intercettare serve per scoprire chi è stato: se hai già scoperto per altra via chi è stato a che serve intercettarlo? Quando hai gli indizi di colpevolezza l’assassino lo arresti, mica lo intercetti!

Questa porcheria viene introdotta perché si vuole dire pubblicamente, in televisione, che le intercettazioni si possono fare per tutti i reati per i quali attualmente già si possono fare e questo è vero. In realtà non si potranno più fare praticamente per nessun reato, perché appunto devi prima scoprire il colpevole del reato, per poi poter cominciare a intercettarlo.

L'urgenza
Questa legge è passata addirittura davanti al decreto sul terremoto, sulla ricostruzione e davanti alla legge sul sostegno alle piccole e medie imprese falcidiate dalla crisi, quindi è una cosa proprio urgentissima.

Mafia e terrorismo
L’unica eccezione alla richiesta del requisito dei gravi o evidenti indizi di colpevolezza per poter iniziare a intercettare, è quella che riguarda i reati di mafia e di terrorismo: per quelli bastano i gravi indizi di reato, ma attenzione, gravi indizi di reato quale? Un terrorista non si prende mai per il reato di terrorismo e lo stesso il mafioso: di solito arrivi al mafioso indagando su un caso di usura, su un caso di racket, su un caso di pizzo, su un caso di estorsione, su una rapinetta, su una minaccia, su un furto d’armi, è così che arrivi al mafioso. Conseguentemente il problema è saperlo all’inizio che l’autore è un terrorista o un mafioso e tu come fai a saperlo? Assolutamente non lo sai, perché non esistono reati tipici della mafia: la mafia spara, la mafia ruba, la mafia estorce, la mafia ricetta, la mafia traffica in droga, traffica in armi, ma anche un non mafioso può fare le stesse attività e quindi è alla fine che si scopre se uno è un mafioso o meno, non all’inizio. Questa eccezione della mafia e del terrorismo, che ci viene continuamente sbandierata per dire che siamo al sicuro, non vale niente: tant’è che la Procura Nazionale Antimafia ha fatto una durissima critica a questa legge porcata. Lo Stato alza le mani

Per quanto tempo potranno durare le intercettazioni?
Non più di due mesi, 60 giorni. Domanderà qualche ingenuo, o meglio qualche persona perbene: ma se al cinquantanovesimo giorno sento uno che dice a un suo complice “ dopodomani lo ammazziamo a quello là”, che però al telefono non ci dicono chi è, che si fa? In base alla legge l’indomani si stacca e quindi, al sessantunesimo giorno, verrà uccisa una persona che, se avessimo continuato a intercettare quei due, avremmo potuto scoprire chi era, ma purtroppo al sessantesimo giorno si stacca. Oggi è ovvio che non ci sia limite: perché l’intercettazione deve durare quanto dura il delitto, se uno ci impiega un anno a progettare e perpetrare un omicidio tu lo devi intercettare per un anno, per cercare di salvare quel poveretto che sta per essere ammazzato, se non ti dicono prima chi è; e se poi non li insegui fino alla fine, quelli magari potranno pure dire che stavano scherzando, quindi è ovvio che devi prenderli un attimo prima che lo facciano.
Bene, oggi lo Stato intercetta soltanto per i primi due mesi: vantaggiosissimo per i delinquenti, perché già sanno che devono starsene zitti 60 giorni e poi possono parlare invece di andare in giro con questi vecchi metodi, tipo pizzini o parlarsi nell’orecchio, ormai potranno parlare al telefono, in macchina, in casa etc.. E’ un’altra norma che tradisce le intenzioni: evitare che si scoprano le porcate che fa la nostra classe dirigente, perché questa è una legge che non la stanno approvando delle bande di rapinatori o di delinquenti, la sta approvando il Parlamento italiano. Sono loro che hanno paura di essere presi, non i rapinatori: i rapinatori ringraziano, come gli assassini.

I Magistrati
I magistrati che facciano dichiarazioni sulla loro indagine verranno immediatamente destituiti e sostituiti: per esempio, capita quasi tutti i giorni, vedere i magistrati insieme alle forze dell’ordine che annunciano che è stata sgomitata una gang di terroristi, è stata sgominata un’organizzazione mafiosa. E è ovvio che si faccia così: la gente è terrorizzata, un quartiere è minacciato da un mostro, da un serial killer, da un maniaco, finalmente lo prendono e c’è la conferenza stampa per dire alla gente “l’abbiamo preso, state tranquilli, ha confessato, le prove sono queste, non ci siamo sbagliati, ve l’abbiamo tolto di torno, potete tornare a aprire le finestre e a respirare, basta con il terrore!”. Questa cosa qua non si potrà più fare, perché se il magistrato si azzarda a dire qualcosa diventa immediatamente incompatibile con il fascicolo che sta gestendo, che passa a un altro che il fascicolo non lo conosce e quindi si perde tempo, professionalità, si raddoppia il lavoro e, soprattutto, quello nuovo deve studiarsi tutto il fascicolo e c’è più probabilità, per il colpevole, di farla franca. Così il magistrato dovrà stare attento a come parla.
Di più: potrà essere sostituito anche il magistrato che viene indagato per fuga di notizie. Prendete che un cancelliere, un impiegato, un fattorino, un addetto alle fotocopie riveli a un giornalista delle notizie ancora coperte dal segreto e il giornalista le scriva, bene, in futuro sarà sufficiente che un giornalista scriva una notizia coperta da segreto e qualcuno denunci il magistrato x, sostenendo che è stato lui a dargli questa notizia. Naturalmente l’indagine magari finirà nel nulla, nel senso che si scoprirà che il magistrato non ha mai parlato con quel giornalista e non ha mai fatto avere delle carte e che magari è stato qualcun altro, però intanto basta denunciarlo per farlo indagare e il magistrato dovrà spogliarsi del fascicolo, conseguentemente l’indagato potrà denunciare il suo Pubblico Ministero e immediatamente liberarsene, finché non ne trova uno o amico suo o incapace o malleabile o corruttibile. Adesso, invece di fare fuori i giudici corrotti, vogliono fare fuori i giudici che non si fanno corrompere, mi sembra logico!

I Servizi segreti
Per intercettare un uomo dei servizi segreti il Pubblico Ministero deve chiedere il permesso al Presidente del Consiglio, sembra una barzelletta ma è così! Il Pubblico Ministero, nella fase più segreta delle indagini, quando deve mettere sotto controllo agenti dei servizi segreti, per non parlare del capo dei servizi segreti, deve avvertire il governo da cui dipendono i servizi e che li usa e che spesso ne ha nominato i capi. Così che cosa fanno dal governo, conoscendoli? Avvertono quelli dei servizi segreti “ guardate che vi mettono il telefono sotto controllo!” e così le intercettazioni non servono, anzi magari uno fa le intercettazioni credendo che il tizio non sappia di essere intercettato e poi viene depistato, perché se uno invece sa di essere intercettato dice al telefono delle cose false. Altrimenti il governo può anche decidere di mettere il segreto di Stato preventivo sulle telefonate; si noti che è vietato, per gli agenti dei servizi segreti, parlare di segreti di Stato al telefono: se uno parla di segreti di Stato al telefono non è colpa del magistrato che lo sta intercettando, è colpa sua.
Se entro 30 giorni il governo non risponde allora il magistrato dà per scontato che il segreto di Stato non c’è e conseguentemente mette sotto intercettazione l’agente dei servizi segreti, cioè deve aspettare 30 giorni, mentre magari gli serve intercettarlo il giorno dopo l’agente dei servizi segreti.

Preti e vescovi
Per intercettare un esponente della Chiesa si deve avvertire il suo vescovo, o la segreteria di Stato Vaticana per i vescovi e per i cardinali, i quali godono quindi di una specie di lodo bis e non sono cittadini come tutti gli altri: oltre al fatto che non pagano l’Ici, gli esponenti del clero avranno anche un trattamento particolare, bisogna avvertire i loro superiori prima di intercettarli.
Tutto in Italia, non nello Stato del Vaticano, in Italia!

I giornalisti
Per la parte dei giornalisti, le norme sono state lievissimamente modificate, nel senso che prima era completamente vietato pubblicare notizie di indagini in corso fino all’inizio del processo; adesso, bontà loro, ci consentono di fare un riassuntino degli atti, naturalmente gli atti non più coperti da segreto, ma su questo non ci piove, nessuno di noi vuole essere autorizzato a pubblicare cose segrete.
Ma è questo è il bavaglio vero, perché la gente ha il diritto di conoscere le cose come stanno nel testo, le cose importanti abbiamo il dovere di citarle testualmente, non di parafrasare, riassumere, fare dei raccontini. Tizio ha detto così, aperte le virgolette, è questo che serve ai cittadini, non la mia interpretazione o il mio riassuntino, il testo ufficiale, pagina tale dell’atto tal dei tali, tutto documentato! Invece no, non potremo documentare, perché hanno paura dell’informazione documentata, sono terrorizzati, vogliono dei generici, vogliono poter dire “ma non è vero, gli atti li ho letti io, gli atti dicono ben altro”: se invece uno li cita testualmente i fatti sono i fatti, è la fotografia delle loro malefatte che temono!
Naturalmente danno gravissimo anche per le difese: per chi è veramente innocente e viene tirato in ballo in un’inchiesta o arrestato per errore, o cose del genere, è molto importante che la stampa possa fare una campagna in difesa di un innocente ipoteticamente perseguitato, citando i punti deboli dell’inchiesta e citando dunque le carte per far vedere che questo non è vero, questo è falso, questo è illogico, questo non tiene conto di quest’altra cosa. Non si potrà più fare un’analisi critica degli atti delle indagini, cioè in quella fase in cui uno viene arrestato e non si sa ancora se è colpevole o innocente, conseguentemente avremo molti più errori giudiziari. E’ una legge fatta per i colpevoli e quindi non tiene conto delle esigenze degli innocenti, ovviamente, perché è fatta dai colpevoli per i colpevoli, cioè per sé stessi!

lunedì 15 giugno 2009

Rettifica preventiva

Il complotto eversivo è in atto: la stampa comunista e i blogger sobillati da d'alema altro non fanno che infangare la statura morale del nostro premier che anche oggi di fronte a Obama sicuramente troverà il modo di renderci orgogliosi di essere italiani.

La follia distruttiva è tale che ormai pensano di poter liberamente dire di tutto.

Ad esempio cominciano a ricordare la vicenda dell'eroico mangano: lo stalliere di Arcore che si comportò benissimo, accompagnando anche i figli del premier a scuola. A riguardo dicono - inventando di sana pianta indagini segrete e legami di pura fantasia - che come allora mangano rappresentava anche fisicamente con la sua presenza la vicinanza a gruppi mafiosi, oggi è la famiglia letizia a rappresentare anche fisicamente la vicinanza con la Camorra. Ed è solo per questo, e non per la serietà del nostro primo ministro, che noemi è stata protetta come una figlia e non è stata sfiorata da nessuno.

Dicono anche che se certi pettegolezzi e certe innocenti foto private sono arrivate ai giornali, ci potrebbe essere qualcuno: mafia, camorra, multinazionali, servizi segreti esteri con in mano materiale molto più scottante e tale da ricattare il premier e con esso lo stato italiano.

Come si vede non c'è limite alla fantasia di chi, avendo perso le elezioni ed essendo netta minoranza nel paese, non si rassegna al proprio ruolo marginale e vaneggia scricchiolii, scosse e relativi crolli.


N.B. Post scritto in base alle nuove regole sulla rete: leggi qui a riguardo

Paperino


Paperino compie 75 anni. Grande festa a villa Certosa.

Inarrestabile il successo di questo personaggio basso di statura che non invecchia, si crede un supereroe e gira per casa senza pantaloni davanti a minorenni.

L'allarme di Paperina: "È una persona che non sta bene".

fonte: www.spinoza.it

sabato 13 giugno 2009

Il fiammifero e la polveriera

Per due settimane ho lasciato nel cassetto una segnalazione, ma oggi devo ringraziare chi l'ha fatta e tirare fuori quanto già pronto perchè, curiosamente, ne hanno parlato anche in tv.
La notizia è semplice: lo Stato non riesce a gestire il territorio perchè è senza uomini, mezzi e leggi. Dicono così ai cittadini: per farvi contenti vi permettiamo di gestire da soli la vostra sicurezza.
Si noti che ci dicono che dovremmo fare noi un lavoro per cui abbiamo già pagato e che li dovremmo anche ringraziare !
Sembra assai stupido, ma la crescita di voti alla lega significa proprio che moltissimi hanno ringraziato in anticipo !!

Prima creano le condizioni per la delinquenza (basti pensare solo all'ultimo tassello che ha fatto definitivamente diventare l'Italia il paradiso dei delinquenti: l'abolizione delle intercettazioni telefoniche), poi ci fanno credere che la microdelinquenza sia diffusissima ed infine ci dicono: dovete difendere il vostro paesello dal nemico aggressore, organizzatevi quindi in "associazioni tra cittadini non armati al fine di segnalare alle Forze di polizia dello Stato o locali eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale".

Chissà, forse chi ci governa pensa (?) che i bravi padri di famiglia rinuncino al sonno o alla partita in tv e si mettano a passeggiare armati di telefonino tra il freddo e la nebbia della val padana o tra l'afa e le zanzare della periferia romana.

Già mi immagino squadre di Fantozzi e Filini avanzare con la pila alla tempia, come sceriffi americani, cercando di scansare i bolidi notturni. Vedo le risate dei veri delinquenti e i vaffanculo delle coppiette. Me li vedo poi cercare di raggiungere il lavoro il giorno dopo, mentre morti di sonno sfrecciano sulla strada rischiando di investire le ronde mattutine.
Se così fosse, ne prevedo una rapida estinzione, tra raffreddori, dolori reumatici e medici che scuotono il capo: "lei non ha più l'età per queste cose".

Possibile che chi ci governa non si renda invece conto che una legge del genere dia legittimazione a gruppi di violenti che una volta organizzati non sarà poi così facile sciogliere. Possibile che non abbia pensato che le già scarse forze dell'ordine saranno subito chiamate o a limitarne gli eccessi o a difenderli - perchè c'è ancora chi non sopporta neanche la vista di cose del genere e non ci penserà un attimo a rispondere per le rime - da qui in poi per il coprifuoco e la guerra civile il passo sarà breve.

Comunque sia, per la vostra sicurezza, ecco un esempio di volontario in tenuta estiva:

Caffè e amaro

Leggo che molti hanno parlato di Gheddafi in questi giorni, io che sono appena tornato vorrei anche ricordare i 270 morti del volo Pan Am 103 abbattuto da una bomba nei cieli di Lockerbie il 21 dicembre 1988 (21 anni fa, non sono poi molti) per cui la Libia subì sanzioni da parte delle Nazioni Unite e per cui un ufficiale dell'intelligence libica e capo della sicurezza per Libyan Airways sconta ancora la pena.


In tema di terrorismo e stragi non si può non ricordare il mistero del Mig Libico ritrovato sulla Sila, in corrispondenza temporale con la data in cui un DC-9 della compagnia Itavia con 81 persone a bordo esplose inspiegabilmente nei pressi di Ustica (27 giugno 1980, fra pochi giorni saranno passati 29 anni che sono invece molti perchè sono passati inutilmente).

Molte altre cose ci sarebbero da raccontare su Libia e terrorismo, sul doppio gioco che i governi italiani (craxi e andreotti in testa) hanno sempre fatto con gli americani a favore dei libici, sui missili lanciati dalla Libia contro Lampedusa ecc.

Così oggi mi domando, vedendo questo ridicolo dittatore che riesce a rubare la scena anche al nostro (ed è tutto dire), come si possa accettare che il proprio paese continui ad inchinarsi di fronte a uno così?

Ma poi le notizie dei telegiornali - tra la nebbia - lasciano apparire la risposta: Unicredit, Eni, Saipem, Snam Progetti, Enel, Trevi, Impregilo, Italcementi, Finmeccanica, Telecom, Iveco assieme ad altre hanno interessi economici in Libia e si spartiranno la torta dei 5 miliardi di euro concessi come risarcimento per la politica coloniale dallo Stato Italiano. Un accordo firmato da berlusconi ma a cui aveva prima lavorato d'alema.

Ricapitolando:
Italiani -> tasse -> 5 miliardi -> infrastrutture in Libia costruite con manodopera libica + utili alle solite imprese soprattutto nei settori energetici e delle costruzioni.

Stringendo:
Italiani -> tasse -> utili alle solite imprese soprattutto nei settori energetici e delle costruzioni.

Certo i tg ci ripetono la solita storia del fatto che abbiamo bisogno di energia fossile (gas e petrolio) e che la Libia ce ne promette in quantità, ma di questo ho già parlato: incrementare i consumi e aumentare la dipendenza dal petrolio è semplicemente una follia che diventerà evidente in poche decine di anni. Allora, tra l'altro, vedremo se i libici manterranno la parola o se useranno quel legame solo per strozzarci.

Ovviamente all'estero ci guardano con invidia, tanto che Obama, dovendo ricevere berlusconi, ha deciso di riceverlo nel giardino della Casa Bianca, sotto il capanno degli attrezzi, di fronte alla macchinetta del caffè:
Lunedì prossimo Berlusconi varcherà il portone della Casa Bianca nel pomeriggio, per un caffè. Nel linguaggio diplomatico, hanno spiegato al premier, è un modo per dare meno peso al colloquio. Nei tanti precedenti tra il presidente del consiglio e l`«amico» George Bush, l`ospitalità della Casa Bianca prendeva sempre le forme di una «colazione di lavoro». Ossia, colloqui che venivano seguiti da un pranzo o da una cena. L`ultima volta di Berlusconi da capo del governo nella capitale americana, è stata il 28 febbraio 2006. Colloquio di quasi un`ora e, appunto, «colazione di lavoro». In quell`occasione, poi, ci fu addirittura un intervento al Congresso. Il primo contatto tra Bush e il Cavaliere, invece, ci fu il 15 ottobre 2001. Anche in quel caso «incontro e colazione di lavoro». Quasi tutte le successive visite hanno seguito il medesimo programma.
La stessa procedura è stata seguita il 3 marzo scorso, quando Obama ha accolto alla Casa Bianca il primo ministro inglese Gordon Brown, in qualità di responsabile del G20 (ruolo paragonabile a quello di presidente del G8 ricoperto quest`anno dall`Italia): incontro e «pranzo di lavoro» Fonte.

mercoledì 10 giugno 2009

Cronache di Telegenia

Nel vasto reame di Telegenia era tempo di prove.
I giovani del reame erano di fronte al giudizio dei dotti, ma quest'anno il solito tran-tran burocratico veniva stravolto da ordini superiori che imponevano una maggiore severità. Erano ordini che contrastavano con il sistema in essere fino ad allora. Un sistema che permetteva, con l'assenso felice dei sudditi, che bambini malcresciuti venissero insigniti senza fatica alcuna del titolo di "Maturo" o che inetti di bella presenza, quantanche di scarsissimo comprendonio, diventassero "Abili" nelle più svariate professioni.

Un dubbio aveva probabilmente preso il Governante e cioè che qualcuno potesse ancora pensare in termini di causa ed effetto e ricavarne che il sostanziale nulla che albergava nelle menti delle nuove leve fosse merito, o piuttosto colpa, dell'educazione da essi ricevuta. Da qui la nuova norma sulla severità.

Alcuni consigli giudicanti erano così precipitati nel terrore: il loro lavoro di educatori era stato svolto con tale maestria e impegno che avevano fatto ai loro discepoli quello che già avevano fatto ai propri figli o che avrebbero fatto loro se ne avessero mai avuti.
Per i lunghi anni della formazione tutte le peggiori inclinazioni erano state tollerate, giustificate, assecondate, ottenendo così tanti cammei di ignoranza cesellata sull'egoismo.

Ma ora la regola rassicurante di un consiglio finale in cui, in un peana lamentoso e ipocrita, si concedeva malvolentieri il visto per la prova finale, veniva stravolta dalla nuova norma.
Quasi a nessuno venne in mente di eseguire gli ordini. Sapevano leggere tra le righe del loro Governante: ci doveva essere maggiore severità ma al tempo stesso nulla doveva cambiare.

Per settimane si spiarono tra loro in cerca di complicità, con lo scopo di eseguire i voleri non espressi del Potere. Si cercò di allontanare chi avrebbe potuto dare problemi e finalmente, l'ultimo giorno utile, dopo un lauto pasto, in un preconsiglio ad ingresso riservato, la severità mostrò in pochi minuti tutta la sua efficacia: persone a malapena in grado di eloquire in dialetto divennero discreti scrittori in grado anche di esprimersi in lingua straniera; sfaticati dediti ai fast food divennero atleti; svogliati senza regole divennero assidui, corretti e partecipi; le abilità tecniche e i saperi matematici si impennarono.

Stanchi per la digestione che si preannunciava lenta, ma felici per il lavoro fatto i congiurati si presentarono quindi al vero consiglio in cui regolarmente concessero il visto per la prova finale; nel farlo osservavano con profonda soddisfazione il quadro generale e sorridevano tra se all'irritazione dei pochi che erano stati esclusi da quel capolavoro. La soddisfazione era palpabile e ricordava quella di chi, sgravatosi in un campo di un proprio grosso fardello interiore, lo contempli - incredulo di esserne l'artefice.

Firmarono infine il nulla-osta, dopo averlo arricchito con orge di avverbi, e felici tornarono a casa a guardare la televisione.

sabato 6 giugno 2009

7 padri e 8 figli nel parco



Oggi si vota e poi si parte per il Parco d'Abruzzo:

Sette padri e otto figli.

Per un pò i miei post saranno limitati dalla mancanza di tecnologia: niente tv, telefonini, internet, email, facebook ecc. ecc.

Cercherò comunque di farmi vivo anche per documentare quello che faremo.

Per chi fosse interessato a questa esperienza questo è il link per il volontariato nel Parco Nazionale d'Abruzzo.

venerdì 5 giugno 2009

L'italia nel mondo






Foto pubblicate da El Pais (clicca per altre foto)


"Con questa vicenda Berlusconi - scrive El País - è nudo; non come cittadino ma come politico. Se fino a oggi le sue uscite erano state prese come uno scherzo, oggi esistono nuove e poderose ragioni per avvertire che il primo ministro italiano sta mettendo in gioco il futuro dell'Italia come stato di diritto".

Il giornale precisa che "è un motivo di preoccupazione non solo per gli italiani ma anche per gli europei". La pubblicazione delle foto di Villa Certosa, poste sotto sequestro dalla magistratura che indaga su una possibile violazione della privacy, punta a "dimostrare che il premier sta cercando di convertire lo spazio della politica democratica in un mero prolungamento delle sue relazioni di amicizia e dei suoi divertimenti". (fonte)

giovedì 4 giugno 2009

Il mio voto

"Il voto è segreto" diceva mio padre e così non ho mai saputo per chi votasse. Una mancanza di fiducia che assieme ad altre mi ha allontanato da lui. La cosa buona è che, per contrasto, io ho sempre rivelato il mio voto.

Alle europee voterò. Non posso non farlo, voglio essere contato con gli altri che non accettano questo stato di cose, non voglio che il mio non-voto venga acquisito da questo o da quello o semplicemente ignorato.
Una volta deciso di votare, il problema è purtroppo sempre quello di trovare il meno peggio. Escludo subito le piccole e divise formazioni di sinistra che tanto hanno aiutato berlusconi e anche i sedicenti verdi che nulla hanno fatto contro la distruzione ambientale di questo paese. Il PD continua ad essere il partito di veltroni, d'alema, fassino, latorre, rutelli, violante, luigi berlinguer, binetti ecc. ecc. No! è un partito di incapaci (nella migliore delle ipotesi). Ha già fatto troppi danni, non riesco a votarlo e, scorrendo le liste, non trovo neppure un nome che mi convinca, sono tutti politici di carriera: europarlamentari uscenti, consiglieri, assessori, direttori di enti pubblici - forse ci sono anche delle brave persone ma io ci sento solo una brutta puzza.
Rimane l'IDV: ci sono cose che non mi piacciono in questo partito ma almeno, guardando i nomi, ne trovo alcuni su cui sento di poter scommettere: Luigi De Magistris e Carlo Vulpio (ce ne sarebbero anche altri ma sono in altre circoscrizioni).
Poichè le possibilità sono finite la mia scelta è fatta.

Diverso è il caso delle elezioni amministrative: qui davvero non trovo nessuno per cui votare, mi sono turato il naso troppe volte e le ultime inchieste giudiziarie hanno solo fatto luce su quello che già mi aspettavo. Non c'è nulla di buono in questi personaggi di "centro-sinistra". Non sanno governare (nella migliore delle ipotesi) e ci hanno regalato, tra l'altro, il petrolio e chiodi. Dietro le quinte ci sono ancora gli stessi, impresentabili ma sempre presenti. Votarli non sarebbe un rimedio, perchè anche se vincessero la malattia continuerebbe inesorabile.
Se anche trovassi qualcuno di onesto e capace tra le seconde linee, votarlo non servirebbe a nulla: non sarebbe eletto e il mio voto rinforzerebbe quelli che, invece, non vorrei più vedere. Questa volta quindi, per la prima volta in vita mia, alle amministrative annullerò la scheda.



mercoledì 3 giugno 2009

lunedì 1 giugno 2009

Un miliardo di barili non sono nulla !

Confesso che un miliardo di barili mi sembravano tanti. La parola "miliardo" è sempre accattivante da un punto di vista pubblicitario. Usata poi senza un punto di riferimento fa proprio una bella impressione, soprattutto se ascoltata da chi non riesce a verificare il totale e il resto quando fa la spesa.

Un po' di impegno ed ecco la verità.

Cominciamo a dare un po' di numeri:
scusate lo spazio bianco ma proprio non sono proprio riuscito a toglierlo :-(















In questo contatore (fonte) vediamo il consumo mondiale di petrolio dall'inizio dell'anno ad oggi (YTD - le virgole sono i nostri punti decimali).

Un rapido conto basta per capire che un miliardo di barili viene consumato nel mondo in 12 (dodici) giorni.

La seconda cifra è il consumo (in milioni di barili) di oggi (Today).

La terza è il consumo dal momento in cui avete aperto questo post.

L'ultimo contatore ci dice il tempo previsto per raggiungere il picco della disponibilità di petrolio, dopodiché la curva comincerà a scendere con tutto quel che segue ogni volta che una materia prima comincia a scarseggiare.
Come si vede manca pochissimo al picco e quindi, continuando così, non potremo neanche far finta di non vedere e lasciare i problemi ai nostri figli, perchè anche noi avremo modo di provare le future crisi e le guerre per il controllo delle fonti energetiche (che si aggiungeranno a quelle già in corso).

Cosa significa un miliardo di barili per il nostro paese? Quanti pozzi? Quanta distruzione senza ritorno dell'ambiente?

Per rispondere guardiamo il Fact-book 2008 dell'ENI a pag. 14:

Val D'Agri, fase 2 (Basilicata) nel 2010 sono previsti 66.000 boe/giorno
(40.000 * 100/60,77) - (BOE significa "barile di petrolio equivalente" ed è una unità di misura valida sia per il gas che per il petrolio)

Se ipotizziamo che il giacimento, con i suoi 47 pozzi, sia sfruttabile per altri 10 anni otteniamo: 66.000*10*365 = 241 milioni di boe totali

Quindi per arrivare a prosciugare il nostro sottosuolo ci vorranno almeno altre tre Basilicate con 150 pozzi. Probabilmente però saranno molti di più poichè il giacimento della val d'Agri è molto produttivo, nonostante la qualità del petrolio estratto, infatti da solo ha coperto il 29% della produzione ENI in Italia del 2008 (pag. 16 rapporto citato).

Basilicata, Abruzzo, Mare Adriatico, Pianura Padana, Sicilia: i conti tornano.

Tutta questa irreversibile distruzione per una quantità di petrolio che il mondo consuma in 12 (dodici) giorni.

Distruggiamo senza rimedio le nostre risorse per spostare in avanti di 12 (dodici) giorni la fine del sistema in cui stiamo vivendo.